Litha è uno degli 8 sabbat che compongono la Ruota dell?anno e più precisamente è la celebrazione della mezza estate poiché per i celti l?estate inizia a Beltane.
Anche in questo giorno, come per tutti i sabbat, il velo tra i mondi si assottiglia ed è possibile comunicare con gli spiriti, ricevendo messaggi che possono aiutarci nel nostro cammino sulla terra.
Litha è una festività che fa parte della cultura wicca e del neopaganesimo, è una festa che, come il corrispettivo invernale (Yule che si festeggia il 21 dicembre), celebra l?eterna lotta tra luce ed ombra.
Litha è il frutto nato dall?unione tra l?energia maschile e l?energia femminile. Durante Beltane è avvenuta l?unione sacra tra le due energie che è passaggio fondamentale per l?atto creativo.
Ora la terra è fecondata, i fiori e i frutti riempiono i prati e gli alberi. Tutta la Natura è invasa da questa pienezza e Litha è il momento adatto per celebrarla.
Il solstizio è il giorno più lungo dell?anno, la luce ha raggiunto il suo massimo splendore e, per equilibrare, il buio deve prendere il sopravvento, in questo giorno speciale, che sembra non finire mai, per tradizione, l?ombra batte la luce e riprende il suo posto nell?equilibrio cosmico.
Il 21 dicembre assisteremo ad una lotta analoga dove prevarrà la luce.
Il periodo tra il 21 e il 25 giugno equivaleva ad una lunga e significativa festa per i popoli celtici, gallici e germanici, un momento in cui i druidi, sommi sacerdoti dell?epoca, compivano rituali che servivano a concretizzare la volontà dell?uomo di sentirsi parte della Natura.
Tali rituali sono da considerarsi dei veri atti psicomagici con lo scopo di aiutare le tribù a trasformarsi ed evolvere attraverso l?allineamento con il tempo ciclico naturale.
Nei villaggi si accendevano grandiosi falò che possiamo ancora trovare nelle celebrazioni del Nord Europa dove il solstizio viene festeggiato anche ai giorni nostri.
In Italia abbiamo invece la "Notte di San Giovanni", celebrata il 24 giugno in onore di San Giovanni Battista. In quest?occasione io faccio ?l?acqua di San Giovanni?.
Si tratta di raccogliere fiori dai campi o dal giardino e metterli in ammollo in acqua per una notte, ovviamente all?aperto per godere dei raggi della luna. La mattina successiva ci si lava la faccia con quest?acqua in segno di purificazione e benedizione.
La Ruota dell?anno è una trasposizione simbolica del ciclo della vita: quale è il passo successivo alla creazione?
Prendersene cura.
L?energia femminile è al massimo della sua potenza: con Litha arrivano parole come abbraccio, accoglienza, madre, amore.
Cosa suscitano in te? Come vivi l?amore per te stesso e per gli altri?
? il momento ideale per riflettere su come ci prendiamo cura delle cose, di noi stessi, della famiglia.
Litha ci insegna anche la capacità di portare alla luce i nostri talenti.
Osservando i prati in fiore e i frutti sugli alberi possiamo chiederci: sto facendo del mio meglio per esprimermi? Quale contributo sto portando nel mondo?
Io credo che Litha sia in assoluto lo spicchio di Ruota più difficile da affrontare perché ci chiede di agire nel rispetto ai nostri valori e in virtù dei nostri talenti.
Se non lo facciamo, come succede nella maggior parte dei casi, ci sentiamo inutili e inadeguati, il giudice interiore scatena la sua potenza e spesso accade che, invece di godere della bellezza delle nostre creazioni, piangiamo la consapevolezza di essere ingabbiati in una realtà che non vogliamo e non è nostra.
Ti invito quindi ad osservare la Natura e a chiederti se stai percorrendo la strada che vuoi percorrere o se c?è qualche voce, nel cuore o nella pancia, che ti sta gridando di cambiare.
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