Spesso quando mi rivolgo ai liberi professionisti mi accorgo che i problemi più grossi derivano dal non essere felici.
Essere "libero professionista" significa prima di tutto godere dei propri spazi e costruire la propria quotidianità secondo valori e schemi che ci rendono felici, come mai non è così? In questo articolo ho riassunto quelle che, secondo me, sono le abilità fondamentali per essere felici, sia nel lavoro che nella vita. Ma diciamocelo: per un libero professionista il confine tra le due cose è più sottile.
La società del controllo ci dice che possiamo gestire le emozioni, cambiare i nostri pensieri, organizzare il nostro tempo e orientare la nostra esistenza al perseguimento di obiettivi chiari con efficienza, senza sbagliare un colpo.
Se poi ti capita di sbagliare? Tragedia! Finisci immediatamente sotto accusa!
Banditi la procrastinazione, l?ozio fine a se stesso, l?indecisione per diventare perfettamente efficienti.
Mi permetto di dissentire da questa filosofia (detto da una che si occupa di pianificazione fa sorridere).
C?è una parte di noi che non possiamo e non dobbiamo assolutamente controllare: l?inconscio.
Il suo flusso creativo è legato alla nostra capacità di ascoltare e modificare le nostre azioni in base a quello che ?sentiamo?.
Come potresti controllare questa componente assolutamente istintiva, primordiale, profondamente tua?
Quello che è chiaro a tutti è: se sei felice sei più sano, possiedi difese immunitarie degne di un supereroe, hai successo nel lavoro e riesci a costruire relazioni affettive più durature e serene. ?
Insomma una serie di cose fighe che vorrebbero avere tutti.
Ma, perchè già sai che c?è un ma vero?
Quando l?attenzione si sposta sui fattori che determinano questa vita felice arriva il casino: interconnessioni complicatissime rendono impossibile definire quali siano i parametri effettivi della felicità.
Potremmo dare una definizione generica e anche un pochino scontata: ?Se provi emozioni positive sei più felice?.
Ma sarebbe come scoprire l?acqua calda nel 2024, una constatazione corretta ma non troppo utile. Vediamo invece quali sono le abilità che potrebbero esserti utili per costruirti una vita felice.
Per essere felici ci vuole un progetto (ma vah, che novità dirai).
Questo è quello che professo sui social da molto tempo e ora ho le prove scientifiche (risata malvagia stile strega di Biancaneve).
Non è necessario un progetto dettagliato in ogni minima parte, altrimenti andiamo contro la premessa fatta, ma è fondamentale puntare la bussola e fare dei check ogni tanto per capire dove sei arrivato e come aggiustare il tiro quando necessario. Se non sai proprio da dove partire potresti farti il mio minicorso gratuito sull'organizzazione, che dici?
Considera che l?unica cosa su cui hai pieno potere è te stesso (e anche in questo caso ci sono delle circostanze che potrebbero confutare in parte questa affermazione).
Una cosa è certa, se il primo a non crederci sei tu, non raggiungerai mai la felicità. Chi è felice è il primo fan di se stesso e ci crede, fino in fondo.
Spesso non raggiungiamo i nostri obiettivi perché non ci poniamo nemmeno degli obiettivi.
Quante volte non hai iniziato perchè ti è sembrato troppo difficile o troppo grande per te?
La soluzione è: lavorare su se stessi per riconoscere e rimuovere tutti i pensieri limitanti che ci costringono in una vita che sentiamo ?mediocre?.
Attenzione che qui entra in gioco il tuo sentire: la realizzazione personale è unica per ognuno di noi, altrimenti che senso avrebbe l?aggettivo ?personale??
Sei sempre tu che consideri la tua vita ?mediocre?. Il tuo metro di misura è quello che ti spinge ad agire per cambiare le cose ed è quello su cui devi fare affidamento per lavorare su te stesso.
Quindi non accontentarti e cerca di vivere al meglio la tua vita felice.
La realtà consta di fatti oggettivi, tuttavia tu osservi la realtà attraverso i tuoi filtri, quindi i fatti sono interpretati in modo più o meno positivo in base a mille altri fattori che stanno orbitando nella tua vita.
Essere costruttivi e positivi nell?osservazione di ciò che ci accade ci permette di fare scelte a nostro favore, qualunque cosa ci accada.
Chi è felice nel profondo non ha una vita senza intoppi ma riesce a guardare le difficoltà dalla giusta angolazione.
Se mi chiedessero qual è la piaga della nostra società risponderei ?la mancanza di autostima?.
Quasi nessuno riesce a vedere la bellezza divina che porta dentro, mi capita spesso di trovare persone che non si sentono all?altezza e che non vedono i talenti che già manifestano spontaneamente. La mia opinione è che la radice del problema sia nel metodo educativo; per anni siamo stati sottoposti ad un giudizio delle nostre capacità e al confronto con le capacità altrui.
Questo significa che da adulti siamo costretti a destrutturare gli schemi mentali che abbiamo costruito nelle prime fasi della crescita, si tratta di un passaggio obbligato e difficile ma necessario per vivere una vita felice.
La vita frenetica ci risucchia nella quotidianità, senza lasciarci il tempo di pensare a cosa vogliamo veramente e nelle rare occasioni di CALMA siamo assorbiti dal pensiero di quello che pensano gli altri di noi.
La vera presa di coscienza sta nel fare ciò che vogliamo quando vogliamo, nel limite della legalità (hehehe).
Agire in base a ciò che pensano gli altri limita la nostra felicità e ci allontana dallo scopo della vita e, di conseguenza, da una vita felice.
Riuscire ad amare sé stessi è un traguardo che raggiungono in pochi. Amarsi significa conoscersi nel qui e ora.
Il passato sta bene dove sta, non serve rimuginarci, il futuro è mistero. Oggi tu sei chi sei e devi esserne fiero.
Impara ad amare senza aspettative, senza tornaconto, senza confronti. Assapora il senso più ampio della parola ?amore? che comprende tutte le relazioni. Se sarai in grado di vedere e apprezzare la scintilla divina che è in te, con il tempo riuscirai a percepire anche quella degli altri.
Vivere con amore, di amore e per amore è il gradino più alto di una vita felice.
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